ChatGPT racconta cos’è ChatGPT

“Sono ChatGPT, un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI. La mia funzione principale è quella di generare testo in base ai dati di input forniti. Sono stato addestrato su un vasto corpus di testo e sono in grado di comprendere e generare una vasta gamma di contenuti, dalla scrittura creativa alla risposta alle domande tecniche“.
È lo stesso ChatCPT a presentarsi con queste parole. Si tratta di uno degli esempi più noti di utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa, che in questo inizio di 2023 sta vivendo un vero e proprio “hype”. La sua peculiarità rispetto alla classica IA è la “capacità generativa” suggerita dal nome, che permette di produrre dati sintetici e di supportare l’uomo nelle attività creative.
O per dirla con la parole di ChatGPT:

ChatGPT è in grado di scrivere poesie in rima baciata o filastrocche per bambini, un tema da quinta elementare o un testo complesso, imitare lo stile di autori celebri o inventarsi una storia della buonanotte. È in grado di rispondere a qualsiasi domanda le si rivolga (purché riferita a fatti verificatisi prima del 2022, il suo bagaglio culturale infatti si ferma al 2021 compreso) e in ogni risposta sfoggia un elevato senso morali, come ben racconta AgendaDigitale in questo articolo.
A proposito della conoscenza di ChatGPT, abbiamo provato a intervistarlo.
Come sei stato addestrato?
“Sono stato addestrato utilizzando una tecnica chiamata apprendimento automatico, in particolare una variante chiamata apprendimento profondo. Nello specifico, sono stato addestrato utilizzando un algoritmo chiamato “Transformer” che utilizza una rete neurale artificiale per analizzare e comprendere il testo. La mia formazione è stata effettuata su un grande insieme di dati di testo, come articoli di giornale, libri, siti web e molto altro, in modo da acquisire una vasta gamma di conoscenze su una vasta gamma di argomenti. Il processo di addestramento è stato lungo e complesso e ho continuato ad essere aggiornato con nuovi dati“.
Che limiti ha la tua conoscenza?
“La mia conoscenza è basata sui dati di testo disponibili al momento del mio addestramento, quindi potrei non essere in grado di fornire informazioni su eventi o sviluppi recenti al di fuori di questo intervallo. Inoltre, poiché sono un modello di linguaggio basato su testo, la mia conoscenza potrebbe essere limitata in ambiti non basati su testi come la percezione visiva o uditiva. Tuttavia, farò del mio meglio per fornirti informazioni accurate e utili.”
A volte si confonde
In uno scambio di domande e risposte con ChatGPT, mi dice che Torino è la “seconda città più grande del Piemonte“


Per un attimo anche l’Intelligenza Artificiale va in confusione, poi si riprende, si scusa e corregge il tiro.
Tanto sapere e consigli di buon senso
Uno degli aspetti più interessanti nell’utilizzo dell’IA generativa è la possibilità di usarla per “digerire” grandi moli di informazioni e poi poterle consultare attraverso semplici domande. Le informazioni vengono rielaborate e restituite in maniera chiara ed efficace (si veda ad esempio la risposta sull’Intelligenza Artificiale generativa).
Quando si chiedono a ChatGPT consigli od opinioni entra in modalità “consigli basati sul buon senso”. Non ci stupirà con risposte spiazzanti o imprevedibili (in fondo la sua conoscenza si basa quello che le abbiamo insegnato, difficilmente un’IA generativa sarà “disruptive”), ma potrà aiutarci a mettere ordine in situazioni complesse. O assisterci in fase di programmazione.
Un esempio? Abbiamo chiesto a ChatGPT di aiutarci a stilare un piano di comunicazione per una non profit:

Niente di sorprendente, ma in meno di un minuto ci ha aiutato a stilare un punto elenco completo ed efficace.
E se vi state chiedendo come ChatGPT potrebbe esservi utile, eccovi qualche spunto:

E l’immagine di copertina…
Per l’immagine che apre questo post, mi sono fatto aiutare da un “amico” di ChatGPT, Dell-E, sistema di Intelligenza Artificiale in grado di creare immagini realistiche partendo da una descrizione che gli viene fornita. Nel caso specifico, gli abbiamo chiesto di realizzare l’immagine di un’Intelligenza Artificiale con lo stile di Banksy.