No Code 4 Good, i risultati dei tirocini negli enti

Per fare gli sviluppatori di prodotti e servizi digitali per gli enti sociali servono competenze, grande spirito di adattamento e capacità di adeguare ai diversi enti le conoscenze acquisite. Il tirocinio del percorso “No Code 4 Good 2022” di Impactskills ha messo subito alla prova in enti non profit e del terzo settore alcuni dei 20 partecipanti alla prima edizione, che hanno poi continuato la loro esperienza nel settore. 

Chiara Bergamini, di formazione assistente sociale, grazie all’utilizzo di semplici strumenti digitali come Genially, ha realizzato una mappa interattiva per l’Università La Sapienza di Roma: un percorso flessibile, integrabile e gratuito sulla situazione delle donne nel mondo, che si è poi trasformato in una mostra interattiva.

Alessia De Maio, comunicatrice, ha individuato nuove soluzioni ai problemi del sito Informatici senza Frontiere, migliorando l’aspetto grafico e strutturando nuovi servizi con plug-in dedicati. 

Riccardo Melandri ha invece innovato le funzionalità del sistema digitale di SIT – Social Innovation Teams creando un gestionale con 19 automatismi per l’organizzazione del  servizio di mentor  e il mantenimento delle relazioni con le oltre 40 startup della community.

Gianluca Scerri, cooperante in Tanzania presso l’ong C.O.P.E. ha invece sviluppato i servizi digitali di e-commerce di un progetto di commercio di tessuti creati da una sartoria di donne a Dar es Salaam.

Alessandra Fatuzzo, alla sua prima esperienza in questo campo, ha aggiornato e modificato con successo la struttura del sito istituzionale di CISV onlus uniformandolo dal punto di vista visivo e grafico e ha prodotto report dettagliati di analisi dei dati di accesso e fruizione utili per l’ente per rivedere le proprie strategie di comunicazione. 

Infine Ettore Acocella e Massimo Lupo, entrambi project manager di Un ponte per viste le competenze acquisite con il corso si sono ritrovati “sommersi di richieste da parte dei colleghi” come spiegano loro stessi durante la presentazione dei lavori, hanno iniziando strutturando una raccolta dati sui progetti con Kobo Toolbox per poi creare attraverso la piattaforma Squarespace il sito web del progetto Engendering Peace, fino alla creazione di un MOOC Massive Online Open Course con Moodle per la formazione dei colleghi sui progetti nelle diverse parti del mondo.

Per tutti gli enti l’esperienza è stata molto positiva perché ha permesso di internalizzare alcuni lavori normalmente affidati a società esterne riducendo i costi, ma soprattutto avendo la possibilità di lavorare fianco a fianco con persone che erano in grado di capire le reali necessità dell’ente. 

Gli ostacoli più grandi da superare per gli studenti in tirocinio invece, sono stati l’accesso, analisi e verifica dei dati a disposizione, l’affidabilità delle fonti, e la necessità di creare un’immagine coordinata, uniformando logo, font, colori in molti casi contrastanti. La soddisfazione però è stata grande, come testimoniano tutti durante la presentazione dei lavori.

Più che “informatici” nel senso classico del termine, il percorso “No Code 4 Good” ha formato delle persone capaci di comprendere le necessità digitali di un ente e conoscenza sufficiente dei software e delle piattaforme disponibili per creare soluzioni, customizzarle ed integrarle al linguaggio del mondo sociale. 

Ed è solo l’inizio “adesso ci hanno chiesto di creare una web app per un nuovo progetto” dicono Ettore e Massimo “non vorremmo aver creato troppe aspettative, comunque noi ce la metteremo tutta!” 

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Gli Open Badge sono delle schede elettroniche sotto forma di immagine, condivisibili e contenenti una serie di metadati legati all’ente di formazione, al corso seguito e soprattutto alle conoscenze e capacità acquisite. Il loro compito è quello di attestare le competenze, attraverso una serie di evidenze (output) riconosciute da uno standard condiviso.