Radio Fesfop, dal web agli Fm (e ritorno)

Radio Fesfop

Quindici anni fa nasceva Radio Fesfop, web radio pensata per portare l’omonimo Festival international de folklore et de percussion fuori dai confini di Louga e del Senegal.

Una web radio nel Nord del Senegal? E la tecnologia? E chi l’ascolta?

La genesi di radio Fesfop

Un passo alla volta. L’idea prende forma dall’incrocio tra il progetto “Una rete di media tra Piemonte e Sahel” della rivista Volontari per lo Sviluppo e il progetto di cooperazione decentrata “For Louga. Sviluppo, competenze professionali in ambito multimediale” affidato all’Enaip da Regione Piemonte. La tecnologia viene messa a disposizione dalla Provincia di Torino, la torinese Radio Flash si occupa della formazione dei futuri conduttori e il Consorzio TOP-IX offre l’assistenza tecnica per lo streaming del segnale. La richiesta di trasmettere in rete – per iniziare, tecnologicamente più semplice e meno costosa degli Fm, non richiedendo, ad esempio, un’antenna e una frequenza – arriva dalla stessa organizzazione del Fesfop, per portare il festival verso i paesi di quelle realtà che cooperano con il territorio e parlare con i lougatois emigrati in giro per il mondo.

Fin dall’inizio, l’idea è stata quella di coinvolgere i giovani di Louga che non avevano mai fatto radio, per fornire loro nuove competenze. Più di una dozzina di ragazze e ragazzi, sotto la guida di Amadou “Ama” Dieng, oggi direttore di Radio Fesfop, hanno intrapreso il percorso di formazione tra le fine del 2007 e l’inizio del’inizio del 2008. E nei giorni dell’ottava edizione del Fesfop, la web radio ha iniziato le sue trasmissioni.

Dal web ai 94 Fm…

«Oltre a formare i giovani e dare visibilità internazionale al Fesfop, uno degli obiettivi della radio era quello di informare la diaspora dei Lougatois sulla vita quotidiana della città – spiega Amadou –. Nel 2015, con il passaggio anche sui 94 Fm, a queste attività, si sono aggiunti i programmi di educazione, salute, cultura e sviluppo rivolti alla popolazione locale. Trasmettiamo per un raggio di circa 80 chilometri, riusciamo quindi a coprire tutta la regione di Louga e oltre».

Il passaggio all’FM ha portato a costruire un palinsesto più attento alle necessità degli ascoltatori sul territorio, cercando di trovare l’orario giusto per ogni trasmissione. «I giovani ascoltano spesso nei fine settimana, le donne la mattina, i lavoratori la sera. Quindi i programmi sono strutturati in base a quello che sperimentiamo quotidianamente – racconta Ama –. Ad esempio, molti giovani circolano sugli scooter Jakarta e si sono verificati molti incidenti, allora cerchiamo di sensibilizzarli su come guidare in modo sicuro. Oppure, durante il Covid abbiamo realizzato mote trasmissioni per parlare della malattia e sui migliori comportamenti da tenere».

Con un percorso particolare, iniziando dal web per raggiungere il resto del mondo, radio Fesfop è poi approdata sugli FM e ha iniziato a concentrare la sua attenzione sul territorio, assumendo il ruolo di radio comunitaria.

«La nostra programmazione ruota attorno ai temi cari e alle preoccupazioni delle comunità locali – spiega Amadou –. Con il territorio abbiamo un rapporto di fiducia molto stretto, i lougatois vengono spesso a trovarci e si rivolgono a noi per cercare soluzioni a diversi problemi».

…e il ritorno al web

In questo momento la radio è in fase di ristrutturazione, grazie alle sovvenzioni ricevute dalla cooperazione italiana: sono stati rinnovati gli studi ed è stato cambiato il trasmettitore, danneggiato da un fulmine. A breve la ripartenza sempre sui 94 Fm, ma anche online. L’idea è quella di trasmettere su Facebook, andando anche in video: «per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di partner esterni per potenziare il nostro messaggio rivolto alla diaspora», conclude Amadou Dieng.

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